

Il numero di Ad views in Europa è in aumento di quasi un terzo, con la televisione che rimane protagonista per gli eventi più significativi.
In Europa, nonostante l’introduzione di nuove normative in materia di dati personali (GDPR), nel secondo trimestre dell’anno i contenuti premium hanno registrato un aumento del 31% per le Ad views e del 22% per le Video views, rispetto allo stesso periodo del 2017. Per contro, la spesa programmatica digitale ha subito un duro colpo nel periodo immediatamente successivo al GDPR, con cali compresi tra il 25 e il 40% a livello degli Exchange.
La visualizzazione da piccolo schermo ha attirato quasi un terzo (30%) di tutte le Ad views nel periodo. Questo è dovuto in parte alla trasmissione della Coppa del Mondo in estate, ancora l’evento televisivo più guardato a livello mondiale, grazie alla ricerca dell’esperienza migliore in termini di qualità di visualizzazione da parte dei tifosi.
Si evidenziano tre trend principali in atto in Europa tra aprile e giugno di quest’anno.
Il premium video, innanzitutto, ha continuato a crescere su tutti i dispositivi e su tutte le piattaforme.
In secondo luogo, al crescere della diffusione dei servizi di streaming, le emittenti stanno escogitando nuove strategie per reagire alla concorrenza. Sky sta introducendo Netflix all’interno del suo servizio premium, mentre altre emittenti hanno scelto la via della collaborazione. BBC, ITV, Channel 4 e il gestore di rete Arqiva stanno unendo le forze per investire nella piattaforma Freeview, che permette di offrire contemporaneamente programmi televisivi free to view, live e on demand.
Gli acquisti a vendita diretta, infine, continuano a dominare il mercato e rappresentano l’88% delle pubblicità premium video vendute nel secondo trimestre, con un aumento del 41% su base annua.
Inoltre, a differenza di altri formati, il premium video continua a rappresentare un format coinvolgente per gli utenti, con completion rate ancora elevati nel secondo trimestre: 91% per gli annunci pre-roll, dirette ed episodi completi, e 94-96% per gli annunci mid-roll, rispettivamente per dirette video ed episodi completi.
Insomma, il premium video è posizionato in modo perfetto ed è in grado di ricoprire una parte sempre più consistente del marketing funnel. Il successo dipenderà dalle maggiori capacità di targeting e di misurazione, nella certezza di continuare a fornire un contesto sicuro per il marchio e un’esperienza coinvolgente per gli utenti.